Quando le emozioni diventano difficili

In questo articolo abbiamo visto cosa sono e a cosa servono le nostre emozioni. Nella maggior parte dei casi, le emozioni assolvono la loro funzione evolutiva: sono molto utili per orientarci all’interno di una situazione e per agire in una certa direzione.

A volte, invece, sono scomode, complesse, ingestibili.

Questo accade perché l’ambiente in cui viviamo è cambiato molto più velocemente di quanto il nostro organismo riesca ad evolversi. La nostra evoluzione come specie non riesce a tenere il passo dei cambiamenti che avvengono ormai quasi quotidianamente nel nostro contesto.

Quindi, a volte sperimentiamo le emozioni in modo troppo forte, o le mostriamo in modo inappropriato, oppure proviamo emozioni che non sono adatte alla situazione che stiamo realmente vivendo. Perché un cambiamento ambientale venga assimilato anche dalla specie, infatti, servono moltissimi anni, certamente più del tempo necessario per produrre le nuove tecnologie di cui siamo circondati2.

Poiché la nostra vita emotiva è forgiata sia dalla storia evolutiva della nostra specie che dalla storia di apprendimento individuale, ciascuno di noi vive le emozioni in modo unico e irripetibile. Così, non è detto che la stessa emozione abbia per tutti lo stesso significato, e non è detto che tutti proviamo nella stessa situazione le medesime emozioni1.

Alcuni stimoli sono tipici di tutte le persone che vivono nello stesso contesto culturale1: tutti ci spaventeremmo di fronte ad un’auto che invade la nostra corsia, o davanti ad un feroce animale selvaggio pronto a renderci il suo pasto.

Altre volte, invece, sperimentiamo un’emozione perché si riattiva la nostra storia di apprendimento, unica e peculiare1: si tratta in questo caso di risposte apprese nel corso della nostra esistenza. Ad alcuni, ad esempio, può capitare di provare disgusto davanti ad un cibo di cui in passato ha fatto indigestione.

Per non sentirci preda di ciò che accade nella nostra variegata vita emotiva, è importante aver intrapreso o intraprendere un percorso di consapevolezza. A questo scopo, spesso utilizzo i percorsi di mindfulness (di cui vi parlo qui).

BIBLIOGRAFIA

  1. Ekman, P. (2003). Emotions Revealed: Understanding Faces and Feelings. Weidenfeld & Nicolson.
  2. Goleman, D. (1996). Intelligenza Emotiva. Rizzoli.
  3. Lenc, H.C. (Ed.) (2018). The Function of Emotions. When and Why Emotions Help Us.
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© 2022 Marta Andreola
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